"Il neonato è in stretto contatto con i suoi sensi: si crogiola nella sua consapevolezza di odori, suoni, luci, colori, visi, sapori e sensazioni tattili. [...]

Man mano che il corpo e i sensi raggiungono nuove vette di consapevolezza, lo stesso accade alle emozioni. [...]

Nel bambino, lo sviluppo sano e ininterrotto dei sensi, del corpo, delle emozioni e dell'intelletto è alla base del suo senso del sé. [...]

Molti bambini classificati come bisognosi di aiuto hanno una cosa in comune: un indebolimento delle funzioni di contatto [cioè] guardare, parlare, tioccare, ascoltare, muoversi, odorare e gustare. [...]" Violet Oaklander, psicoterapeuta gestaltista

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E' in quest'ottica che si fonda la mia psicoterapia gestaltista e analitica transazionale con i bambini.

Nella gran parte della seduta giochiamo, a corpo libero, con e senza l'ausilio di musica, oggetti, cibi, creta, sabbia (a lato l'immagine della sabbiera che si trova nello studio), colori.

Parliamo, tocchiamo, guardiamo, ascoltiamo, recitiamo... tutto seguendo l'istintività e la trasparenza tipica dei bambini stessi.

Una volta che i bambini si sentono sicuri nella relazione sono loro stessi a spiegare cosa non va e ad "inventarsi" un modo per risolvere il problema mediante il loro "Piccolo Professore"